Gli indiani – Ritratto di un popolo
Tipologia:Saggio
Autore:Kakar Sudhir / Neri Pozza
Un numero quasi incalcolabile di esseri umani: induisti, musulmani, sikh, cristiani, giainisti, 14 idiomi principali, sterminate identità regionali e linguistiche e un rigido sistema di caste: così erano e sono tuttora gli indiani. Si può ipotizzare l'esistenza di tratti comuni in una popolazione così fatta, caratterizzata da una varietà etnica che si addice più a un impero del passato che non a un moderno Stato nazionale? Sì. Dall'antichità, viaggiatori europei, cinesi e arabi hanno individuato tratti comuni tra i popoli dell'India, provando cosi l'esistenza di un'identità sotto l'apparente diversità. Jawaharlal Nehru ha scritto che esiste «uno spirito peculiare dell'India, che rimane impresso in tutti i suoi figli, per quanto grandi siano le diversità esistenti tra loro». Per gli autori Sudhir e Katharina Kakar questo «spirito dell'India» è generato da una sovrastante civiltà indiana, in prevalenza indù, che ha fatto la parte del leone nella formazione di quelli che si potrebbero definire i "geni culturali" dei popoli indiani. E che presenta degli elementi chiave: una concezione dei rapporti in generale, e dei rapporti familiari in particolare, derivante dall'istituzione della famiglia allargata; una visione profondamente gerarchica delle relazioni sociali influenzata dall'istituzione delle caste; un'immagine del corpo umano e dei processi fisiologici basata sul sistema medico dell'Ayurveda; un immaginario culturale condiviso brulicante di miti e leggende che sottolineano una visione "romantica" della vita umana e un modo di pensare relativistico e contestuale.
Il libro, ben scritto, chiaro e scorrevole, spiega bene come gli indiani vedano se stessi, come noi li vediamo e come loro vedono noi. A voler essere critici mancano due capitoli su due pilastri, non i più importanti, ma ricorrenti nell'identità indiana contemporanea: Bollywood e il cricket. Se non è proprio un "manuale ad uso dell'Occidentale" è un libro indispensabile per comprendere gli uomini e le donne indiane. (26.5.2009)